Il 6 novembre del 1922 le acque di Boccadarno videro decollare per la prima volta una nuova creatura denominata da subito “barca volante”. Si trattava di un Dornier Wal, un vero gioiello della tecnica per l’epoca. Grazie alla costruzione interamente metallica (con un materiale allora innovativo, il duralluminio) quel velivolo metà natante e metà aeroplano, seppe imporsi in breve tempo in molti paesi. Marina di Pisa era stata scelta per la costruzione di questo nuovo idrovolante per le apprezzate capacità delle sue maestranze che già lavoravano su macchine similari, ma in legno, negli stabilimenti di Boccadarno che poi diventeranno la CMASA, Costruzioni Meccaniche Aeronautica S.A.. Fu il progettista stesso del Wal, l’ingegnere tedesco Claude Dornier a scegliere quella fabbrica toscana, poiché all’indomani della prima guerra mondiale non avrebbe potuto costruire aeroplani in Germania.
Il 27 ottobre alle 17:30 se ne parla al Ristorante Etoile del Porto di Pisa, grazie alla collaborazione dello Yacht Club di Pisa, Porto di Pisa e LoGisma editore. Michiel van der Mey, olandese d’origine e tedesco d’adozione, ha fatto del recupero storico del Dornier Wal una ragione di vita. Da oltre quarant’anni ha cercato notizie, documenti e fotografie sulla “barca volante di Marina di Pisa”. Una sua prima pubblicazione risale agli anni Ottanta, in lingua olandese. Ma è negli anni Duemila, grazie alla contessa Maria Fede Caproni, che approda in Italia, che perfesiona gli studi pubblicati nella monografia probabilmente più dettagliata al mondo, un pregevole volume da Michiel van der Mey (LoGisma 2016) a coronamento di quarant’anni di studi e ricerche.